Intervista FABRIZIO FRANZINI - PRESIDENTE PROV. REGGIO EMILIA
4 febbraio 2025

INTERVISTA FABRIZIO FRANZINI - PRESIDENTE PROVINCIA REGGIO EMILIA
Tra liste d’attesa e aumento del carico delle prestazioni, qual è l’andamento, dal suo punto di vista, nonché lo stato di salute in cui versa il comparto in Emilia-Romagna?
Lo stato di salute dell’Emilia-Romagna non mi sembra sia all’altezza del tanto decantato Servizio Sanitario Emiliano-Romagnolo. Regna infatti una grande confusione organizzativa nei ruoli degli attori che vi operano e soprattutto non si avvale, come potrebbe, dell’apporto del Privato-Accreditato. Oltre a questo, il rinnovo al ribasso del nomenclatore tariffario della specialistica ambulatoriale, fermo da oltre vent’anni, aggrava ulteriormente la situazione, rendendo sempre più difficile reperire personale medico ed infermieristico e fornire di prestazioni di qualità.
Di quale valore aggiunto secondo lei le strutture AIOP si fanno promotrici e portatrici lavorando insieme al Pubblico?
Le Strutture appartenenti ad AIOP in Emilia Romagna sono INDISPENSABILI al funzionamento del Servizio Sanitario Regionale. Tutti, a cominciare dalla Regione ma anche dalla stessa nostra Associazione, dovrebbero interiorizzare maggiormente questo concetto e avviare, insieme, un nuovo percorso per un progressivo miglioramento del Sistema.
“Una sola sanità”: secondo lei i cittadini hanno chiaro il concetto che privato accreditato e pubblico sono due facce diverse della stessa medaglia?
Più o meno volutamente, i mezzi di informazione non chiariscono la differenza fondamentale tra il sistema Privato-Privato e Privato-Accreditato. Il secondo infatti è, e svolge, a tutti gli effetti, un servizio pubblico alle stesse condizioni per il cittadino. Questo concetto risulta ancora non chiaro e spesso, il Privato-Accreditato, viene tacciato come promotore di un sistema esclusivamente lucrativo che ben si discosta dalla mission che si pone.
Quali sono gli obiettivi su cui lavorare per il 2025?
Gli obiettivi del 2025 sarebbero, a mio avviso, quelli già evidenziati nei punti precedenti. È fondamentale trovare un nuovo rapporto con la Regione, più paritario e produttivo, per una riorganizzazione del Sistema che definisca, chiaramente, gli ambiti di azione di ciascun attore. Questo ci permetterebbe di effettuare una serie di investimenti in linea con la mission affidataci ed offrire al cittadino una copertura totale dei servizi ad alti standard di qualità.